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Ze Elias: “Mi fa male vedere l’Inter così. Deluso da De Boer, su Gabigol…”

"E’ tutto un casino. E si deve ancora trovare l’11 tipo da schierare con continuità"

Francesco Parrone

L'ex centrocampista dell'Inter, Ze Elias, che con l' Inter conquistò nel 1998 una Coppa Uefa, ai microfoni di Calciomercato.com ha espresso ampiamente il suo parere sul momento del club meneghino: "Ho commentato per lavoro Samp-Inter. E devo dire che mi fa male vedere giocare così i nerazzurri. Ci sono dei bravi giocatori, ma è una squadra senza organizzazione o un punto di riferimento. Sono deluso dal lavoro di de Boer .Contro i blucerchiati ha fatto un disastro. Nei primi 15 minuti i padroni di casa potevano già essere in vantaggio per 2-0. – il pensiero di Zé Elias -. Secondo me de Boer dovrebbe essere esonerato. Quello che vedo è un calcio senza responsabilità. Lui deve capire di essere al comando di una delle squadre più importanti del mondo. I giocatori ci sono, ma se non c’è la qualità in panchina, chi devono seguire i calciatori? Contro la Samp ha sbagliato i cambi e le sue mosse hanno cambiato in peggio il team, non in meglio".

TROPPE COSE CHE NON FUNZIONANO - "La squadra è tornata ai suoi vecchi problemi, quelli degli anni precedenti. E’ tutto un casino. E si deve ancora trovare l’11 tipo da schierare con continuità".

SU GABIGOL -  "Lui non gioca per scelta del mister. Magari deve capire come funziona il calcio italiano, ma se non viene schierato, come può inserirsi? Lo vedrei benissimo in attacco al posto di Icardi o in coppia con Maurito, basta dargli continuità e non chiedergli compiti difensivi. Solo così si potrà capire se merita o meno di indossare una casacca così pesante come quella nerazzurra".

NESSUN ALIBI -  "Dire che la lontananza della proprietà influisca sui risultati è una scusa, anche perché ci sono i dirigenti che stanno ad Appiano Gentile. Loro devono aiutare i giocatori. L’importante è che non cambino tutto da un anno all’altro. La spina dorsale del team deve restare la stessa. Poi si potrà costruire la squadra attorno".

SI TORNA AI RICORDI IN NERAZZURRO -  "E’ stato bellissimo vincere la Coppa UEFA a Parigi per 3-0 contro la Lazio. Ma la gioia personale più grande resta il goal che ho segnato in semifinale contro lo Spartak Mosca, quello decisivo del 2-1. Ho ancora a casa il gagliardetto della partita – la confessione dell’attuale commentatore di ESPN Brasile -. L’Inter resta nel mio cuore. Così come l’Italia. Un Paese dove mi piacerebbe tornare e che mi manca. Ho tanti amici da voi con cui ho vissuto dei bellissimi momenti come Pagliuca, Mazzantini o Bergomi".

POSSIBILE FUTURO COME OSSERVATORE - "Thiago Maia del Santos è fortissimo. Stesso discorso per Walace del Gremio e per Rodrigo Caio del San Paolo, un difensore bravo e di personalità. Ma occhio anche a Gustavo Scarpa della Fluiminense: simile a Leonardo, ha iniziato a giocare come terzino, poi è diventato centrocampista di sinistra, adesso svaria molto e ricopre il ruolo di mezzapunta. Mi piace molto e potrebbe fare davvero bene in Serie A".

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