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Dopo la morte di Morosini, avvenuta davanti ai suoi occhi, Zdenek Zeman si è chiuso nel silenzio per qualche ora. La tragedia del giovane giocatore del Livorno gli ha ricordato da vicino la perdita del suo amico e preparatore dei portieri Franco Mancini. "Non siamo tranquilli - ha detto l'allenatore boemo - dopo quello che è successo non possiamo esserlo, spero solo che i miei ragazzi tornino a divertirsi".
Il tecnico è stato uno dei primi a parlare del doping nel calcio e a quanto pare il problema è rimasto. "Il calcio non è uscito dalle farmacie, girano nuovi integratori, prima arrivavano dall'America, adesso ce ne sono di nuovi tipi e spero non facciano male. L'antidoping fa difficoltà a rilevare certe sostanze perché riescono a nascondersi molto bene. E' assurdo usare queste cose in uno sport collettivo. Anche le mie squadre erano dopate? Così hanno detto, ma io le dopavo facendole correre tantissimo in settimana".
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