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Zenga: “A Dubai per mia moglie. Ritorno in serie A? Il mio procuratore…”

Walter Zenga è, da qualche giorno, il nuovo tecnico dell’Abu Dhabi, 150 chilometri a sud-ovest da Dubai. Tramite la Gazzetta dello Sport, ha rilasciato un’interessante intervista: “Mia mogli sognava Dubai? si è vero. Raluca...

Riccardo Fusato

Walter Zenga è, da qualche giorno, il nuovo tecnico dell'Abu Dhabi, 150 chilometri a sud-ovest da Dubai. Tramite la Gazzetta dello Sport, ha rilasciato un'interessante intervista: "Mia mogli sognava Dubai? si è vero. Raluca parla 7-8 lingue: romeno, francese, tedesco, spagnolo, arabo scritto e parlato, anche urdu coi pachistani in taxi. Loro quando la sentono si spaventano, vedono questa ragazza bionda-giovane col marito vecchio-pelato e pensano che siamo del Kgb o della Cia. Come faccio a farmi capire in spogliatoio? Per il mio staff ho due regole: mi serve gente con capacità di vivere lontano dal suo habitat e parlare le lingue. Stefano Cusin era con me in Arabia e ha lavorato in Francia, Bulgaria ed Emirati. Paolo Terziotti, il preparatore, è stato in Polonia e parla francese, il nostro traduttore è un italiano di origine siriana. E l’analista, che non è il mio psicologo ma la persona che studia gli avversari, è iraniano. Ritorno in serie A? In Italia no e Bozzo, il mio procuratore, mi ha quasi chiesto scusa per questo. Gli ho risposto: “Beppe, sono i presidenti a non capire che sono un grande allenatore”. In realtà nell’ultimo periodo ho fatto il giro del mondo per parlare con mille squadre. Arabia, Stati Uniti, il Genclerbirligi in Turchia, qualcosa in Cina. Al Middlesbrough sarei andato a piedi, ma non mi hanno preso, Nazionali? Il Kazakistan e l’Azerbaigian. Tutti però come prima domanda mi chiedono: “Walter, quanto guadagni?”. Io rispondo: “Ma tu perché mi vuoi?”. Se la prima domanda sono i soldi, partiamo malissimo. In Qatar una volta mi hanno offerto una paccata di quattrini, ma nella vita ho seguito due volte il dio denaro e per due volte ho pagato con errori personali. Oggi non lascerei mai la mitica Crvena Zvezda"