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Chi è il simbolo di questa Inter?
—"Calhanoglu e Lautaro sono stati i top ma io ho sempre indicato il simbolo in Dimarco. Come me è cresciuto a Milano, è andato in prestito, è tornato, ha vinto. Mi identifico nel suo percorso e nella sua crescita"
Ci sono analogie con la tua Inter?
—"Con la differenza che noi vincemmo il campionato a 4 giornate dalla fine ma con i due punti per vittoria ma partimmo veramente male venendo eliminati dalla Fiorentina in Coppa Italia. La nostra fortuna fu che il campionato iniziò ad ottobre per le Olimpiadi. Questa è la differenza di base, poi c'eravamo io, Ferri e Bergomi che arrivavamo dal settore giovanile"
Sul futuro di Zhang-Oaktree
—"Non ne so e non è di mia competenza, da esterno e da tifoso mi fido e sono assolutamente tranquillo della dirigenza che c'è e per come gestiscono le cose e per come hanno la situazione in pugno"
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