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Dopo essere stato ospite al Grande Fratello Vip, Walter Zenga è tornato in tv e ha raccontato la verità su di sé e su suo figlio in un intervento a 'Live, Non è la D'Urso'. «L'orgoglio di un padre che vede suo figlio camminare con le proprie gambe è bellissimo. Andrea è il figlio che mi somiglia di più caratterialmente. La forza che ha dentro gli sta facendo fare un grande percorso al Gf Vip».
-Nicolò (fratello maggiore di Andrea.ndr) invece è molto più aggressive...
Avevo visto le sue interviste. Ma non è veritiero. Assolutamente. Facilmente dimostrabile: quando dice 'ci vediamo una volta all'anno'. Lui è il vice presidente di un'azienda, dell'ex marito della mia ex moglie e lui periodo pre-covid viaggiava tantissimo. Lui è stato a casa mia e di Raluca, è stato ospite nostro con la fidanzata. Faccio l'allenatore e quando sono all'estero lavoro. Il tempo di un allenatore non è così vasto. Perché ce l'ha con me? Dovresti chiederlo a lui.
-Lui dice che è colpa tua...
Ti dice che sono io che sono mancato nella sua vita. Cosa vuol dire mancare nella vita di un figlio. Il problema fondamentale non è tanto fermarsi sugli auguri ad un compleanno. Mio fratello fino a cinque anni fa ha avuto i miei auguri nel giorno sbagliato e non si è mai arrabbiato. Probabilmente non gli ho fatto gli auguri, ma lui non me li ha mai fatti e non mi sono mai arrabbiati. Un figlio per me non può crearmi un problema. Vivendo tanto all'estero, con tanti impegni, non ho dato continuità ad un rapporto. Assolutamente ho delle colpe. La prima è quella di dirmi che nei rapporti che ho avuto con i miei figli a volte abbiamo litigato per tanto tempo, anche con Jacopo. Quando sono andato da Andrea e gli ho elencato le squadre che ho allenato in Italia era per dirgli che Jacopo veniva a vedere le partite dove io allenavo.
-Loro magari volevano fossi tu ad invitarli...
Può darsi che io abbia commesso questo errore. Ma nella mia testa c'è anche che ci sono dei periodi in cui si vivono persone differenti da famiglie separate. Perché questi problemi non sono saltati fuori prima?
-Il rapporto con la loro mamma Roberta Termali magari ha portato a questo?
Bello parlare tramite social e giornali. Perché non si parla direttamente. Questa mattina mi ha scritto Roberta. Stranamente, ma non le ho risposto. Facile mandare messaggio quando sa che vengo da te. Perché non mi ha scritto prima di dire certe cose ai giornali? Che tipo di messaggio? Si riassumevano le cose dicendo 'mettiamoci una pietra sopra e vieni ad Osimo che ne parliamo'. Perché dovrei andare ad Osimo. Per quale motivo? Non c'è da parlare dopo 24 anni. Le cose sono chiaramente senza problemi. Voglio cercare di parlare con i miei figli faccia a faccia, da uomo a uomo. Ho avuto i miei problemi nella vita, non li ho mai messi alla berlina di tutti. Mi stupisco che si facciano ancora delle battute. Il messaggio di stamattina non è casuale, ma è perché venivo in trasmissione questa sera. Trovo poco carino fare le interviste senza chiamarti prima. Io in questi toni contro i miei figli o la mia ex moglie non ho mai parlato ai giornali. Io voglio incontrare i miei figli, perché dovrei incontrare lei. Se voleva fare da ponte con i miei figli poteva farlo prima. So quello che ho passato, le mie cose come ho dovuto gestirle. Faccio un altro esempio. Quando Nicolò cita determinate cose nel libro non è bello vedere certe cose. Bisognerebbe sempre le persone prima di giudicare.
-Cosa ti fa soffrire di più in questo momento?
NON SONO SEPARATO - L'ex portiere nerazzurro ha poi dovuto confrontarsi con altri ospiti in studio. Queste le cose che ha aggiunto: «Non sono assolutamente separato da Raluca. Avevo messo un post che poi è stato rimosso dopo otto ore. Sembra la sagra del padrino e non mi sembra il caso... Comunque non metterei mai qualcosa di brutto nei confronti dei miei figli sui social. Qualsiasi rapporto ci sia un padre li difende sempre i suoi figli».
JACOPO - Uno degli ospiti di Barbara D'Urso è il primogenito di Zenga, Jacopo. «Io l'ho raggiunto sempre dappertutto - ha spiegato il figlio - quello che mi è dispiaciuto è che potevamo vedere più partite allo stadio. Ma lui non vuole portare uno juventino allo stadio perché lui è interista».
«Non ho voluto andare a dire a mio figlio 'ti amo, ti adoro'. Il mio era un messaggio di leggerezza e serenità. Parlerò con Andrea e io volevo dimostrargli che non avevo rancore o risentimento nei confronti di mio figlio», ha aggiunto Walter. «La D'Eusanio deve stare molto calmina, non potete dire certe cose. Sono un padre e sono un genitore e nessuno mi deve dire che non sono un padre degno. Questa non è una opinione, sono cose volgari. E le persone devono assumersi la responsabilità di quello che dicono. Chi si esprime in un certo modo è rispettabile. Ma non chi parla così. Hanno detto cose di me pesantissime e si devono assumere delle responsabilità. So cosa vuol dire fare il padre e fare il genitore», ha spiegato.
Fulvio Collovati ha sottolineato: «È venuta fuori un'immagine di un uomo duro al cospetto di un ragazzo fragile. Metti da parte il rancore, l'orgoglio. Puoi ancora recuperare. Hai detto che ci sei ed è sempre un padre che deve fare un gesto nei confronti dei figli. Fidati».
«Siamo d'accordo, il fatto che io mi sia presentato è per fare questo gesto - ha risposto Zenga - io ho detto di mettere da parte il passato e di ricostruire. Non sono certo venuto qui in tv per poi lavarmi le mani. Io non devo promettere. Di venire in tv non mi importa nulla. Io sto bene a casa mia. Non ho problemi». «Se ascolti solo una campana, è chiaro che io devo spiegare la mia verità ai miei figli. Non si può sempre sentire una sola campana. Perché il mio primogenito mi ha sempre cercato ed è sempre venuto a trovarmi. Quando ero piccolo i miei genitori se ne sono andati. Quando allenavo a Bucarest mio fratello mi ha chiamato dopo una partita a Bilbao di Coppa Uefa e mi ha fatto i complimenti. Poi mi ha detto che mio padre dopo qualche giorno sarebbe morto. Sabato dovevo allenare in campionato e non sono potuto tornare a Milano. La domenica mattina mio padre mi ha detto: "Hai vinto 3-0", sei stato bravo. Erano otto anni che non parlavo con mio padre. E il giorno dopo è morto. Non venite a parlare a me di rapporti difficili. Queste cose non le sa neanche Roberta Termali. Io non faccio l'influencer, faccio un altro lavoro. Anche se viaggio in prima classe. Ma i nomi dei miei figli ce li ho tatuati sul braccio e me li porto nel cuore. Si può sbagliare. Ma non attaccherò mai i miei figli tramite social. Quando ho bloccato Nicolò è perché ha scritto un libro contro di me e non l'ha fatto perché non lo avevo chiamato al compleanno. Il libro è uscito a febbraio, ma lui è nato a dicembre».
(Fonte: Canale 5)
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