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Zenga: “Eriksson mi ha insegnato due cose”. E sulla Juve: “A Motta risulta naturale…”
Tra gli opinionisti di Skysport, Walter Zenga ha avuto modo di Eriksson, scomparso in seguito ad una malattia quest'oggi. «Due cose mi ha insegnato: non l'ho mai sentito urlare in due anni o arrabbiarsi. Ha gestito in maniera perfetta gli stranieri che c'erano in squadra allora quindi la gestione dei giocatori. Al secondo anno restai fermo per infortunio cinque mesi e restai con lui a vedere gli allenamenti e lui mi spiegava le cose», ha detto l'ex portiere dell'Inter sul suo allenatore ai tempi della Samp.
L'ex portiere nerazzurro ha parlato anche della Juventus che ha vinto tre a zero contro il Verona ed è prima in classifica dopo la vittoria della settimana passata contro il Como. «Solo quattro giocatori tra i titolari di Motta erano titolari nella passata stagione. Si dice sempre che per un allenatore è difficile mettere insieme tanti giocatori nuovi. Qui risulta quasi naturale anche se nel pre campionato non si pensava a cose positive. Sembra gli riesca tutto bene, specie mettere insieme i nuovi. Thiago Motta guarda i giocatori che giocheranno senza considerare il nome e così si alza così l'intensità della squadra nell'allenamento e più è alta l'intensità e più si alza il rendimento», le parole dell'ex Inter sui bianconeri.
(fonte: SS24)
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