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Zenga: “Inter casa mia. Zukanovic? Gli ho detto la verità . Balo? Impossibile. Mancio è…”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Walter Zenga ha parlato della sua nuova avventura alla Sampdoria, ma non solo: “Se posso sentirmi a casa in due posti? Sì, si può. E a chi pensa “ma questo quante case ha?”, visto che ho sempre...

Riccardo Fusato

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Walter Zenga ha parlato della sua nuova avventura alla Sampdoria, ma non solo: “Se posso sentirmi a casa in due posti? Sì, si può. E a chi pensa “ma questo quante case ha?”, visto che ho sempre detto che la mia casa è l’Inter, rispondo che ero all’apice della carriera nerazzurra quando presi un aereo per andare a vedere la finale di Coppa campioni della Samp: la mia seconda squadra da sempre; l’unica altra di A, e anche l’ultima, nella quale ho giocato.

Sono tornato in A? Si. Per ora mi sento strano: torno dopo vent’anni - venti, non due - e ritrovo stesso medico, fisioterapista, magazziniere e team manager; mi confronto con Ferrero, Osti e Romei da due mesi e mi sembra di lavorare con loro da una vita. La prima volta che ho rimesso piede a Nervi mi sono detto: ma sto recitando in “Sliding doors”?.

Io più bravo di Mancini con Zukanovic? Ce lo vogliamo dire? Tutti i tecnici parlano con i giocatori che vorrebbero allenare, dai. E mi sa che anche il Mancio è stanco di sentirsi dire ‘sta roba, infatti ripete che ha finito la ricarica del telefonino. A Zukanovic ho detto solo la verità, quella che un allenatore deve sempre dire.

Balotelli?  Mai pensato a lui: è fuori dalla nostra portata. Al massimo possiamo dargli una maglia, le scarpe e l’emozione di entrare a Marassi e sentire i tifosi del Doria che cantano».

E a Cassano? L’ho chiamato io - e non so quanti allenatori l’avrebbero fatto - e gli ho detto: “Antonio, uno come te non si può discutere, ma noi abbiamo già 5 punte"