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Sul City
—"Ok Haaland, ok De Bruyne, ok Gundogan ma il vero crac della squadra è Stones: quando attacca, c'è Rodri in mezzo al campo con i terzini che spingono. Ma in difesa il City difende 4-4-2 con Stones che si affianca a Ruben Dias. Il Real Madrid non riusciva a ripartire e pure Benzema è rimasto spaesato, la chiave sarà lì: la forza di riuscire a tenere due giocatori alti in attacco per poi ripartire. Il City ha perso una finale due anni fa con il Chelsea, quello può essere un aiuto in più per capire come non si giocano le finali. E' una partita, in 90' ti può dare la gloria. Va affrontata con serenità, ottimismo, va preparata come se fosse una partita come le altre"
Un consiglio
—"Ricordo quando ci parlavamo tra di noi, la solidarietà tra compagni fa la differenza. L'unione di squadra, l'allenatore parla un quarto d'ora ma poi vai tu in campo. In una finale non c'è una favorita di solito, entrambe hanno fatto un percorso importante"
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