E' stato accolto alla grandissima, presentato davanti a tantissimi giornalisti con una specie di show. Poi Roberto Mancini ha preso parola e si è presentato a stampa e sostenitori dello Zenit: "Posso parlare in inglese, ma preferirei parlare in italiano. Ma credo che dopo qualche anno saprò anche il russo. Sapevo che i tifosi dello Zenit fossero attivi, ma non pensavo così tanto. Il nostro obiettivo è tornare in Champions League vincendo il campionato russo. Sono felice di arrivare in una bella città e di condurre un grande club. La nostra filosofia sarà quella di giocare un buon calcio e fare qualcosa di speciale. C'è un progetto importante ed ho accettato per quello, so che il proprietario del club vuole portare lo Zenit ad altissimi livelli".
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Zenit, ecco Mancini: “Il nostro obiettivo è tornare in Champions vincendo il campionato”
Prime parole da allenatore del club russo per l'ex tecnico dell'Inter
Queste le prime parole che arrivano dalla Russia, alle quali poi ha aggiunto: "Innanzitutto devo conoscere bene il mio staff e i giocatori, il segreto per la vittoria è conoscere bene la propria squadra. Faremo crescere il club e otterremo risultati eccezionali. Cosa penso del limite sui giocatori stranieri? Non è un problema, non è la prima volta che mi attengo a queste regole, l'ho fatto anche in Turchia, erano metà turchi e metà stranieri. La base dei giocatori russi in squadra è una base buona".
"L'obiettivo è quello di prendere grandi giocatori, adatti per lo Zenit, giocatori che possono avere qualità fisiche e tecniche importanti. Vedremo e parleremo ogni giorno con il ds", ha detto a proposito di calciomercato.
Tanti applausi quando è stato fatto il nome di Luciano Spalletti che ha allenato i russi.
LA NAZIONALE - "Con la Nazionale russa avevo parlato e poi non se ne era fatto niente, mi dispiace perché avrei dovuto allenare la Nazionale russa già qualche anno fa", ha aggiunto il mister. "Sono felice di essere allo Zenit, bisogna che io lavori con la squadra un po' di tempo per capire quale sarà il nostro modo di lavorare. Sono un dittatore democratico. Ho avuto pochi allenatori da giocatore e quindi Eriksoon e Boskov sono i due allenatori che mi hanno influenzato".
ESPERIENZA - "Tutti i campionati sono difficili e non è facile vincere. Sono felice che abbia vinto il campionato un italiano nella scorsa stagione e spero vinca un italiano anche quest'anno. Sono stato a Manchester e fa freddo e sono stato a Istanbul, non so se gli italiani hanno problemi in Russia, io non ho problemi e sono felice di essere qui. Sono pronto a tutto, bel ruolo, bella città e non avremo alcun problema. Conosco benissimo lo Zenit, ho visto tante partite, lo conosco da sempre perché la vedo sempre in tv. Non so se è una squadra veloce o meno al momento ma lavoreremo per fare una squadra competitiva. E sarà veloce. La sciarpa? Sì, la porterò qui, lo avete detto voi che fa molto freddo...".
IBRA E CRISCITO - "Criscito via? Avevo sentito delle cose, ma ho parlato con lui, mi ha detto che si trova bene e che è felice di giocare qua, è un abitante di San Pietroburgo. Se porto qui Ibra? Dobbiamo chiedere al proprietario. Scherzi a parte, credo che Ibra stia bene al Manchester United e credo che sia molto felice al Manchester United".
(Fonte: Sport Express -5-tv.ru)
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