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Zhang a Milano per riassettare la società. Il figlio Steven…

Per la squadra il modulo giusto è il 4-2-3-1. In società si attende l’arrivo di Zhang per rinnovi e altri ingressi

Francesco Parrone

Il Corriere della Sera torna sulla prima gara vinta da parte dell'Inter contro il Pescara, facendo il punto sulla situazione societaria: "L’Inter uno scatto l’ha fatto e una strada l’ha presa, per capire se è quella giusta occorrerà tempo. Alla mezz’ora della ripresa contro il PescaraDe Boer perdeva 1-0, era rinviato a processo e in via di condanna definitiva. Normale, il calcio vive di risultati. La prima vittoria, arrivata allo scadere e firmata dalla doppietta di Icardi, diventa così un balsamo che scioglie nodi e distende i nervi in una settimana impegnativa. Dopo una stagione di assenza, giovedì l’Inter riassapora il gusto della coppa e nell’esordio di Europa League riceve a San Siro gli israeliani dell’Hapoel Beer Sheva.

Il match precede il ritorno (atteso) dei vertici di Suning e del presidente Thohir e soprattutto il match di domenica contro la Juventus che dovrebbe segnare il primo tutto esaurito dell’anno. La vittoria di Pescara permetterà a patron Zhang di proseguire nel weekend il riassetto della società, di parlare con il diesse Ausilio e con il Cfa Gardini dei loro rinnovi, di chiudere i colloqui per la nomina del nuovo ad (dovrebbe essere un italiano, Zhang ha incontrato diverse figure anche su indicazione dell’ambasciata cinese) e di confermare la volontà di lasciare il figlio Steven in pianta stabile a Milano per vigilare sul pianeta nerazzurro. Il successo dell’Adriatico allenta la morsa sull’allenatore che si sforza dentro e fuori dal campo di comprendere, permeare e far suo il pianeta nerazzurro.

L’Inter deve ancora maturare, però qualcosa a Pescara si è visto e un’idea De Boer ha provato a realizzarla. La prima mezz’ora dei nerazzurri è stata discreta, con i padroni di casa confinati nella loro metà campo. Si può discutere le scelte degli uomini, ma il 4-2-3-1 è un modulo su cui costruire. Era frettoloso aspettarsi una grande prestazione da Joao Mario: il portoghese ha dato fisicità, non velocità alla manovra ed è questo quello che oggi manca. Il match però ha chiarito il dubbio Banega: l’argentino è utile sulla trequarti, meno se deve impostare da dietro. È stato lui a riprendere la squadra quando ha rischiato di schiantarsi e subire il raddoppio. Candreva e Perisic si sono visti poco, ma hanno grande qualità e da loro passa il futuro dell’Inter. Il centro di tutto però rimane Icardi, decisivo quando attivato e probabilmente il miglior colpitore di testa della serie A. All’Inter non è mancato neppure il carattere e se contro il Palermo aveva ripreso la partita, a Pescara è riuscita a ribaltarla premiando l’azzardo di De Boer e delle tre sostituzioni tutte insieme.

C’è del buono, però sarebbe miope non guardare il negativo: la difesa. Quattro gol subiti in tre gare (con un Handanovic peraltro strepitoso) spiegano le debolezze di un reparto. Gli esterni sono disastrosi (il rientro di Ansaldi aiuterà), Murillo è involuto. In mediana Medel deve fare un lavoro non suo e rischia di essere un problema la gestione di Kondogbia, pagato 35 milioni e non tra i favoriti dell’olandese. L’Inter non è guarita, De Boer sta già un po’ meglio".

(Fonte: Guido De Carolis, Corriere della Sera 13/09/16)

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