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Il Chairman di Suning nell'interminabile cena di gala organizzata per accogliere il nuovo allenatore dell'Inter (alle undici passate i commensali erano ancora al tavolo), ha prima spiegato a Spalletti cosa l'abbia spinto a prendere il club, quindi gli ha illustrato gli obiettivi: quello minimo è centrare la Champions ma l'auspicio è di vedere la squadra protagonista anche nella lotta scudetto. Il dessert è stato condito dai programmi legati alla campagna di rafforzamento che sarà importante: Suning metterà 150 milioni, ma buona parte dovrà essere garantito dalle cessioni con quella di Perisic in prima fila (il croato ha già un accordo con lo United). Un patto, quello tra Spalletti e il proprietario di Suning, certificato dagli altri presenti al tavolo, ovvero Steven, Jun Ren (braccio destro di Zhang), Liu Jun (vice presidente di Suning Sports, già Ceo dell'Inter), Ausilio, Sabatini. Oggi la missione a Nanchino entrerà nel vivo con una full immersion nel quartiere generale di Suning in cui si parlerà anche dei problemi legati al fair play finanziario, ultimo ostacolo alla politica espansionistica dei cinesi (Spalletti farà ritorno in Italia domani, mentre la presentazione in Triennale a Milano è fissata per metà della settimana prossima). Una volta chiuso il bilancio in rispetto a quanto imposto dalla Uefa, l'Inter potrà cambiare marcia. I nomi sul taccuino? I soliti noti, da Dalbert fino a Nainggolan (sempre che la Roma non riesca ad accontentare il belga sul rinnovo dopo l’ultimatum lanciato a mezzo stampa dall’interessato) passando per Bernardeschi e Rudiger per cui l'Inter ha recapitato una prima offerta da 30 milioni alla Roma. Il cub giallorosso ne chiede 45, ma - considerato che il giocatore intende raggiungere Spalletti a Milano - c’è da scommetterci che si arriverà a un accordo.
(Tuttosport)
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