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Dal quotidiano Libero, l'analisi sul presente e sul futuro dell' Inter con la delegazione cinese sempre più presente a Milano: "Zhang Jindong è uno che sa farsi ascoltare. Non si diventa per caso numero 1 di un impero commerciale in Cina, e per farlo devi avere il piglio del capo. Insomma, è uno che nel mondo Inter si fa sentire, non solo nell’ambiente, ma anche e soprattutto sui calciatori. Perché quando il boss ti guarda giocare dal vivo, è tutta un’altra cosa. Al quinto indizio, infatti, quella che potrebbe sembrare una casualità inizia ad assumere i tratti di una certezza. Nelle cinque presenze a San Siro di Zhang sr l’ Inter non ha ancora mai perso: quattro vittorie e un pareggio, l’ultima nel posticipo di lunedì contro la Fiorentina. L’occhio del patron sveglia, perché tutti sanno che quando c’è lui in tribuna bisogna far bella figura. E infatti la media punti con il proprietario presente parla di 2,6 punti, 2,4 gol fatti e un solo gol subito a partita, numeri praticamente da scudetto.
Soprattutto, numeri ben lontani da quello che è il rendimento con Zhang davanti alla tv in Cina, che parla invece di un ruolino di marcia da retrocessione. E, se vogliamo, potremmo anche aggiungere le due presenze del solo Steven Zhang con Empoli (vittoria) e Milan (pari): in sostanza, con uno Zhang allo stadio, l’Inter fa l’Inter. Anche più delle prime volte di Thohir, seppur qui incida il diverso valore delle due squadre. Il peso di Suning si fa sempre maggiore, quindi, nel mondo nerazzurro, e il fatto che il figlio del patron si fermerà definitivamente in Italia è la conferma che il gruppo cinese sta prendendo pieno possesso della società. E non sono solo i giocatori ad essere tenuti sulla corda: tocca anche ai dirigenti, visto che sarebbero stati bloccati i rinnovi fino a fine stagione, in modo da decidere in base ai risultati.
Ieri intanto è stata giornata di meeting per la delegazione asiatica, innanzitutto l’incontro con tutto il management, in cui i vertici delle rispettive aree societarie fanno il punto della situazione. Poi il numero 1 di Suning, accompagnato dal Ceo Jun Liu e da Thohir, ha voluto salutare i dipendenti, fermandosi ad ogni piano della sede nerazzurra, lasciando un messaggio importante: bisogna continuare a lavorare in maniera scrupolosa ed essere fiduciosi, perché insieme costruiremo un grande futuro, questo in sostanza il succo del discorso. Oggi la delegazione cinese lascerà Milano, mentre Thohir ripartirà domani verso l’Indonesia. La scelta di far rimanere Zhang in Italia è stata accolta positivamente anche da Marco Tronchetti Provera, finora critico sulla questione: «Mi sembra un passo importante », ha detto l’ad di Pirelli , «che dà più certezze ad allenatore e alla squadra. L’Inter ha un grande potenziale ma i giocatori devono impegnarsi per 90 minuti e non per 45’».
Pioli intanto prosegue il lavoro verso la sfida di venerdì col Napoli, mentre il suo agente ha svelato il dietro le quinte del casting: «C’erano tutte le parti del club», ha raccontato Bruno Satin, procuratore del tecnico, a Sky Sport , «sia la proprietà cinese, sia la parte di Thohir, Williamson e i dirigenti italiani». Tante le «domande» fatte a Pioli durante l’incontro: «Hanno chiesto come voleva giocare, cosa pensasse della squadra e perché non giocava bene. Il modulo su cui lavorare, le motivazioni,lo spirito di gruppo. Pioli è uno serio, non vende fumo. È sempre stato molto sereno e sicuro di sé stesso, ha sempre pensato di portare la squadra al top»".
(Fonte: Matteo Spaziante, Libero 30/11/16)
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