Le immagini dei giocatori del Milan che, dopo la sconfitta a La Spezia, si sono prestati ai rimproveri della curva rossonera, hanno fatto il giro del mondo. Non sono immagini particolarmente edificanti per il nostro calcio. Concetto che il giornalista Paolo Ziliani ha voluto rimarcare con forza: "Quattro anni di lavoro buttati, scusate il francesismo, nel cesso. Parlo del lavoro, davvero buono, fatto da Paolo Maldini come dirigente del Milan. Quattro anni di lavoro buttati nel cesso senza se e senza ma. Nemmeno se il Milan perdesse 5-0, dopodomani, la semifinale di ritorno contro i cugini dell’Inter farebbe alla sua immagine uno sfregio e un danno gravi, e sotto certi aspetti irreparabili, come quelli fatti ieri a La Spezia al termine della partita mal giocata e persa 2-0".
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Ziliani: “Milan? Quattro anni di lavoro buttati nel cesso. Nemmeno se contro l’Inter…”
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"Perchè diciamolo: le immagini dei campioni d’Italia - e sottolineo campioni d’Italia - che a due giorni da una semifinale di Champions cui tutto il mondo assisterà vanno a testa bassa sotto la curva dei tifosi e si sottopongono a volontario processo restandosene lì, imbelli, succubi e muti, incapaci di mostrare un briciolo di fierezza e di dignità, manco fossero bambini della squadra pulcini che non sanno nemmeno da che parte si comincia a stare al mondo, non ha alcuna scusante. Mancava solo che qualcuno si mettesse in ginocchio a mani giunte singhiozzando e implorando perdono e poi il quadro sarebbe stato perfetto", prosegue il giornalista sportivo, concludendo. "E non c’è bisogno di dirlo: alzi la mano un tifoso del Milan sano di mente che non si sia sentito offeso dal dopopartita di Spezia-Milan molto più e molto più profondamente che dalla partita Spezia-Milan. Siamo nell’anno di grazia 2023. Mio Dio, come siamo caduti in basso!".
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