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Ziliani: “Juve, Chiné aveva accettato patteggiamento multa: la Procura del Coni ha detto no”
Il calcio italiano è in attesa di capire che cosa succederà alla Juventus, implicata in un processo iniziato mesi fa e che la vede in una posizione complicata di colpevolezza già appurata. Da appurare ci sarebbe solo la nuova penalizzazione e il discorso relativo alla partecipazione alle Coppe europee. Di questa vicenda si sta occupando Paolo Ziliani, giornalista sportivo, con indiscrezioni e analisi sempre molto lucide.
Ziliani annuncia una notizia importante: "Il Grande Inciucio tra Juventus e Procura FIGC, o semplicemente FIGC, da sempre legate da amorosi sensi, stava rischiando di produrre il pasticciaccio brutto dell’assoluzione piena del club e della sua uscita da ogni processo e dal pericolo di ogni sanzione sportiva, a fronte della semplice corresponsione di una salatissima multa. Ma la notizia nella notizia è che a differenza di quanto era stato stato fatto trapelare nei giorni scorsi, la Procura federale era d’accordo con questo schema d’intesa e aveva detto sì; per fortuna, il patto raggiunto tra Scanavino e Calvo da una parte e Chinè dall’altra è stato sottoposto alla Procura Generale del CONI che l’ha rispedito al mittente, anzi ai mittenti, perchè esiste un problema di recidiva che in realtà non consente alcun patteggiamento: poiché le violazione contestate riguardano la violazione dell’articolo 4, quello della lealtà sportiva, e la violazione dell’articolo 4 è stata alla base della condanna dei dirigenti apicali Agnelli, Arrivabene, Paratici e Cherubini nel processo plusvalenze, condannati in via definitiva e senza più possibilità d’appello (nella giornata di domani è attesa tra l'altro la penalizzazione sul conto del club), scatta la recidiva in quanto le violazioni del secondo procedimento si sovrappongono perfettamente a quelle del primo. Non è quindi possibile, a termini di regolamento, addivenire ad alcun tipo di patteggiamento". Il giornalista sportivo conclude aggiungendo che non si meraviglierebbe di un nuovo tentativo di patteggiamento da parte di Chiné presso la Tribuna federale.
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