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E però, tutto è passato in cavalleria come se non fosse successo niente (o niente di strano). Tutto regolare. La Juventus perde. L'arbitro le fischia una punizione contro. Il suo allenatore protesta. Un suo giocatore lancia il pallone in faccia all'arbitro e nessuno, a cominciare dall'arbitro, dice: fermi tutti, qui c'è qualcosa che non va, hanno tirato un pallone in testa all'arbitro. No, va tutto bene. Come sempre succede là dove gioca il club con lo "straordinario brand" da difendere (cit. Gravina); là dove la Serie A diventa il Far West. Senza sceriffo, però", scrive Ziliani puntando il dito su un episodio caduto nel dimenticatoio.
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