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La colpa di chi è?
«Beh, Mourinho non ha mai avuto un gioco particolarmente brillante, però va detto pure che la società non si capisce chi sia. A prendere posizione è sempre stato Mou e non mi pare giusto. Se andiamo a vedere il mercato, tolto Lukaku sono stati presi calciatori che giocano poco perché stanno sempre male, a cominciare da Dybala che per carità, è sicuramente un top player, però se fa una partita su quattro... Ci sono state delle cose incomprensibili in questi tre anni, almeno viste da fuori: le sfuriate di Mou contro Karsdorp o quella contro i giocatori dopo il 6-1 col Bodo... In un ambiente omertoso come il calcio è anomalo. Poi questi fantomatici 900 milioni cacciati dalla proprietà come sarebbero stati spesi? E il Financial Fair Play? Ci blocca il mercato, mentre ci sono anche grandi squadre che continuano a spendere e indebitarsi. C’è qualcosa che non ci dicono, a me i conti non tornano. Non voglio lanciare accuse, mi faccio semplicemente delle domande».
Preoccupato per il futuro?
«Ora c’è De Rossi e io ho immensa fiducia in lui. È sempre stato il mio idolo, anche perché giocava nel mio stesso ruolo. È un uomo vero e credo sia destinato a una carriera meravigliosa. Penso che alla Roma farà un grandissimo lavoro, ma mi auguro che la società non lo lasci solo e non confermi queste cattiverie che girano sul fatto che l’abbiano preso solo per tranquillizzare la piazza. Sarebbe da stupidi».
De Rossi ha detto che il quarto posto è difficile ma possibile.
«Sinceramente non lo so, bisogna capire quanto ci fosse di Mourinho nel gioco della Roma e valutare le condizioni fisiche della squadra, mi pare che gli altri arrivino sempre primi sulle seconde palle. E poi Lukaku, povero figlio, quante gliene arrivano di giocabili? Praticamente zero».
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