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Zoff: “Chi passa? L’Inter può farcela. Lautaro top, Calhanoglu totale. E Inzaghi…”

Matteo Pifferi Redattore 
"Adesso sembra facile dirlo, ma già più di 20 anni fa si intravedevano in loro doti importanti", sottolinea Zoff che ha allenato sia Inzaghi che Simeone

Intervistato da Tuttosport, Dino Zoff ha presentato così la sfida tra Inzaghi e Simeone, che ha allenato entrambi alla Lazio.

Si immaginava una carriera del genere in panchina per Inzaghi e Simeone?

«Direi di sì. Adesso sembra facile dirlo, ma già più di 20 anni fa si intravedevano in loro doti importanti. Simeone per età era più pronto, ma pure Simone era sempre molto attento e sul pezzo. Aveva quella curiosità che poi ti porta ad allenare».

Dopo il Cholo anche Inzaghi adesso è al livello dei migliori tecnici al mondo? 

«Inzaghi sta facendo grandi cose con competenza ed equilibrio. È diventato bravissimo». 

Quando giocavano il Cholo sembrava un allenatore in campo… 

«Per ruolo Simeone era un organizzatore: giostrando a centrocampo doveva gestire il gioco; mentre Inzaghi era più concentrato sugli ultimi venti metri per andare in gol».

In cosa si somigliano i suoi ex allievi? 

«Sono entrambi molto realisti nell’ambito sportivo e tecnico. Sanno essere decisi e concreti».

Un aggettivo ciascuno? 

«Diego combattente, Simone equilibrato». 

Le squadre di Simeone sono meno spettacolari di quelle di Inzaghi che giocano meglio. Condivide?  

«Non cominciamo con queste storie. Lo sport significa vincere. Non conosco squadre che giocano bene e perdono, per me chi perde non gioca bene. Per conseguire la vittoria ognuno sfrutta le doti della rosa a disposizione. L’intelligenza di un allenatore è sapersi adattare ai propri calciatori. Simone e Diego sono bravissimi nel farlo, ognuno con le proprie armi». 


Al Cholo manca un Lautaro per essere al livello dei nerazzurri? 

«Il Toro è straordinario, ma non c’è solo lui. L’Inter è forte in tutti i reparti: hanno un grandissimo centrocampo, una difesa molto solida e anche un portiere bravo come Sommer, che ha dimostrato grande affidabilità». 

A proposito: Oblak è il più bravo al mondo? 

«Non amo le classifiche, certamente lo sloveno è uno dei migliori. Parliamo di un numero uno di grandissimo rendimento». 

L’intuizione migliore di Inzaghi è stata mettere Calhanoglu regista?  

«Si, ma Calha non gioca solo davanti alla difesa. Si muove a tutto campo e va oltre il ruolo che avrebbe sulla carta. È un centrocampista totale». 

Infine chi passerà il turno?  

«L’Inter ce la può fare. I nerazzurri hanno buone possibilità e qualcosa in più dell’Atletico, dove pesa l’assenza di Morata».

 


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