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Zoff: “Italia? Mancini non lasci. Ero convinto saremmo andati in Qatar”

Marco Astori

Le parole dell'ex portiere: "Ora bisogna lavorare e prepararsi per il futuro. Magari con qualche innesto di giovani promettenti"

Intervenuto ai microfoni de Il Tempo, Dino Zoff, ex portiere, ha parlato così dell'eliminazione dell'Italia dai Mondiali del Qatar: «Dopo non aver partecipato a Russia 2018 ero convinto che l'Italia sarebbe andata in Qatar. Invece siamo ora qui a leccarci le ferite per una mancata qualificazione che ci fa molto male».

Cosa non ha funzionato?

«A me l'Italia non è dispiaciuta. Mi sembra che abbia comandato la partita, arrivando spesso vicina al gol. Purtroppo, siamo stati poco lucidi in fase realizzativa, fallendo anche occasioni abbastanza facili come quella capitata a Berardi. E nel calcio occorre buttarPartite Con la maglia della nazionale italiana incassando 84 reti con la vittoria in Spagna '82 la dentro, altrimenti prima o poi lo fanno gli altri».

Contro la Macedonia del Nord diversi giocatori non hanno brillato.

«È vero. E mi ha sorpreso. Occorre dire che spesso dopo un successo importante come quello che la nostra Nazionale ha conquistato questa estate all'Europeo spesso vediamo dei rischiosi cali di tensione. Ma stavolta pensavo non accadesse, anche alla luce del fatto che sono passati otto mesi da quel trionfo».

Mancini deve lasciare?

«Personalmente ritengo che abbia fatto un buon lavoro e quindi la mia risposta è no. Certamente qualcosa non ha funzionato, ma non penso che abbia queste grandi colpe».

Dopo la sconfitta si è iniziato a parlare del fatto che ci sono sempre meno italiani nelle squadre di A.

«Il problema esiste e nasce da lontano. La verità è che ci sono sempre meno giovani italiani che giocano a calcio. Ai miei tempi solo la mia regione, il Friuli, dava alla serie A almeno dieci giocatori. Oggi forse ce ne sono un paio. Comunque questa estate la situazione era la stessa e abbiamo vinto l'Europeo quindi...».

L'attacco azzurro fatica terribilmente a segnare, Balotelli sarebbe stato utile?

«Col senno di poi si può dire tutto e il suo contrario. La verità è che non ne avremo mai la prova. Non voglio entrare nel merito delle scelte di Mancini, Immobile in Serie A è molto prolifico, con la Nazionale invece fatica. E come lui anche gli altri attaccanti».

Niente Qatar, e ora?

«Ora bisogna lavorare e prepararsi per il futuro. Magari con qualche innesto di giovani promettenti. In fondo, quando ci si avvicina a chiudere un ciclo accade sempre così».