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Del percorso che sta facendo la Lazio e del lavoro di Simone Inzaghi ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, l'ex portiere e tecnico Dino Zoff:
«L’ho avuto come giocatore sia nella Lazio (nel dopo Eriksson, da metà della stagione 2000-01, ndr) sia in Nazionale ma a quei tempi era difficile intuire che avesse un futuro da tecnico. Era scrupoloso, come deve essere un attaccante. Lui lo era al punto giusto... Da c.t. lo convocai in azzurro, anche col fratello Pippo. Oltre per le sue qualità da attaccante, lo apprezzavo come ragazzo a modo. Un vero professionista, sempre tranquillo e determinato. Ma ha dimostrato di essere un tecnico particolarmente bravo e moderno. senza fossilizzarsi su un solo modulo. Ha una mentalità aperta per il gioco da fare interpretare alla squadra. Poter crescere in un ambiente, che già conosceva, è stato un vantaggio, però Simone ha avuto il merito di sfruttare la grande occasione».
«Esame Lazio-Inter? No, Simone si è già laureato. Ha superato già tante prove. Piuttosto questa gara sarà importante per la Lazio. No, non è favola quella dei biancocelesti. I risultati fanno parte delle potenzialità della squadra. E adesso viene il bello...». Lazio-Inter come sarà? «Interessante e aperta a ogni risultato. La sfida Conte-Inzaghi? Per me in campo parlano le posizioni delle due squadre in classifica...».
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