Intervistato da Repubblica, Gianfranco Zola ha esternato tutta la sua amarezza per l'eliminazione dell'Italia nella semifinale playoff dei Mondiali in Qatar contro la Macedonia del Nord:
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Zola: “Italia, sono devastato. Barella mi è parso stanco. Mancini non si dimetta”
A Repubblica, Gianfranco Zola ha esternato tutta la sua amarezza per l'eliminazione dell'Italia nella semifinale playoff mondiali
«Sono devastato da questa sconfitta. Non andare ai Mondiali destabilizza. È come se contro la Macedonia del Nord, con Berardi e gli altri, ci fossi stato anche io».
Partiamo da qui. Mancini deve dimettersi?
«No. Roberto ha fatto un grande lavoro e costruito una base importante. La Nazionale non ha vinto per caso l’Europeo».
Cosa è mancato?
«La qualità offensiva. La perdita di Chiesa è stata pesante, dava strappi, imprevedibilità e forza. La poca incisività si è vista con i macedoni. Per batterli essere buoni palleggiatori non è bastato».
Chi salva dallo spareggio perduto?
«Gli episodi migliori sono passati dai piedi di Verratti e Berardi. Mentre Barella mi è parso un po’ stanco. Jorginho ha fatto la sua parte. Mi irrita sentire che i due suoi rigori sbagliati siano stati la causa dell’addio al Qatar. Stiamo a casa perché non abbiamo avuto forza e qualità».
Che lezione si deve trarre?
«Siamo passati dall’abbondanza dei Del Piero, Baggio, Totti, Mancini, Cassano. Tanto talento. La Macedonia arroccata potevamo batterla solo con una giocata di fantasia, imprevedibile, caparbia».
(Fonte: Repubblica)
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